martedì 15 dicembre 2009

APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA...


Sul sito dell'INVALSI è pubblicato il rapporto integrale della Rilevazione degli apprendimenti 2008-2009 nella scuola Primaria, avvenuta nel maggio 2009 nelle classi seconde e quinte.
L'indagine è stata campionaria per studenti e Istituti e si è svolta con la presenza di osservatori precedentemente formati.
Pubblico qui i risultati complessivi con le prime analisi tratte da rapporto.

CLASSE SECONDA
Nella prova di Italiano gli alunni della seconda classe della scuola elementare rispondono
correttamente a poco meno di due terzi delle domande, in media (Tavola 2). L’articolazione
geografica degli esiti vede i bambini che frequentano le scuole del Nord rispondere correttamente al 67,3 per cento delle domande, Gli alunni di seconda elementare frequentanti le scuole del Sud, con una quota di risposte corrette del 61,6 per cento, denunciano uno svantaggio rilevante rispetto alla media nazionale.
Nella prova di Matematica il numero medio di domande a cui gli studenti italiani hanno rispostocorrettamente è pari al 55 per cento. Le piccole differenze di punteggio fra le tre macro-areegeografiche non sono statisticamente significative.

CLASSE QUINTA
Nella media nazionale nella prova di Italiano gli studenti della quinta classe della scuola primaria
hanno risposto correttamente al 62,3 per cento delle domande (Tavola 10), una percentuale inferiore a quella della seconda classe. L’articolazione geografica degli esiti vede gli alunni che frequentano le scuole del Nord e del Centro rispondere correttamente a circa il 63 per cento delle domande.Gli studenti della quinta classe della scuola primaria frequentanti le scuole del Sud rispondono correttamente al 61,1 per cento delle domande, con uno svantaggio statisticamente significativo di circa due punti percentuali rispetto al resto del Paese.
Nella prova di Matematica il numero medio di domande a cui i bambini italiani hanno risposto correttamente è pari al 57,1 per cento delle domande, un risultato migliore di quello della seconda classe. L’articolazione geografica dei risultati mostra rilevanti differenze di punteggio fra le tre macro-aree sono, a differenza di quanto accadeva in seconda, tutte significative. Complessivamente, dunque, si conferma e si consolida il più basso livello dei livelli di apprendimento degli alunni frequentanti le scuole del Sud, con una quota di risposte corrette pari al 55,1 per cento.

L'intero rapporto (scaricabile in formato pdf) contiene analisi dettagliate della rilevazione.


5 commenti:

Lia ha detto...

Il problema è il perpetrarsi nel sud di una enorme inferiorità di mezzi, e di un abbandono da parte delle istituzioni che si ripercuote sulla sostanza stessa dell'istruzione. Questi bambini, diventati giovani, magari laureati, continuano la loro esperienza di negletti, e si ritrovano senza lavoro e senza prospettive. Le possibilità sono due: o si agganciano alle possibilità offerte da una politica e da un'economia gravemente compromessa con la delinquenza mafiosa, o devono spostarsi nel nord o all'estero.

Un sistema profondamente ingiusto che imparano a conoscere fin dalla scuola primaria e che viene ben descritto da questi numeri. E come sempre, cara Francesca, constatiamo che dati così significativi falliscono il loro obiettivo primario, cioè quello di costituire il punto di partenza per un programma di riallineamento della scuola del sud con quella del nord ed europea.

Ma come stupirsi se anche da noi, in una situazione privilegiata, i risultati delle analisi spesso non costituiscono affatto motivo di ricerca e di studio per un'azione riformatrice?

Insomma, un bel po' di pessimismo, questa volta...

france ha detto...

Colto nel segno, come al solito, cara Lia...
Un'analisi che mette in luce un'offerta formativa molto diversa e molto distante...insomma la "diseguaglianza della linea di partenza".
mi aspettavo qualche analisi da parte della stampa, qualche riflessione competente...invece nulla...il silenzio...sono notizie che non interessano!
Del resto tu sai bene che, anche davanti alla evidenza dei risultati,
si preferisca girare la testa da un'altra parte o meglio nasconderla sotto la sabbia...
Sono d'accordo sul pessimismo...

Annarita ha detto...

Sono d'accordo con voi sul pessimismo. Devo però sottolineare che la differenza tra i rendimenti al Nord e al Sud, non è poi così eclatante: si tratta di pochi punti percentuali, che si affievoliscono in 5° primaria.

Il risultato è sconfortante a livello di sitema perché i nostri alunni risultano poco più che sufficienti in italiano e non del tutto sufficienti in matematica nelle tre macro-aree, soprattuto riferendosi alle classi terminali.

Occorrerebbe effettuare una seria riflessione con conseguenti strategie di interventi mirati perché il sistema scuola è al collasso nel suo complesso.

france ha detto...

Eh già Annarita, questo è il punto!
La scuola italiana ne esce a pezzi...competenze davvero misere...
Le prove erano mirate su competenze più che su consocenze, la nostra scuola non è pronta a programmare per competenze, si rifugia tranquilla nelle conoscenze...e questi sono i risultati...
E sai che fa l'Invalsi per il prossimo anno? Torna al passato:
indagine censuaria (tutte le classi indicate)
correzioni effettuate dagli stessi insegnanti di classe...
insomma, le cose non sono andate bene? Facciamo un passo indietro...
Sconfortante!

Annarita ha detto...

Cara France, passo ad augurare un sereno Natale a te e alla tua bella famiglia tutta. Che possa essere l'augurio per tempi meno duri, all'insegna della pace e della buona volontà.

Trovi i miei aguri agli amici, con una poesia, sul mio blog personale e, con una cartolina augurale su Scientificando.

Un abbraccio.
annarita